Piano terra
All’ingresso si trova il primo chiostro cinquecentesco con una facciata barocca progettata da Giuseppe Antonio Soratini intorno al 1720. Da qui si accede al grande refettorio1, realizzato entro il 1580 e dal 1920 rinominato Sala Dantesca. La Sala è dedicata a conferenze e pubbliche letture delle opere di Dante Alighieri ed è caratterizzata da stalli lignei2 e splendidi dipinti, quali Le Nozze di Cana, di Luca Longhi, e Il sogno di san Romualdo, di Luca e Francesco Longhi.
Sempre al piano terra, con ingresso autonomo, si trova la seicentesca Sala Muratori, un tempo sacrestia della chiesa di San Romualdo e oggi sala conferenze, decorata da Cesare Pronti e dominata dal grande dipinto La Resurrezione di Lazzaro, di Francesco Zaganelli (1532 circa). Vicino alla Sala Muratori c’è la Manica Lunga, oggi sala espositiva rinnovata su progetto di Marco Dezzi Bardeschi nel 1983. Chiude il piano terra il Chiostro Grande, edificato tra il 1611 e il 1620, con l’elegante pozzo disegnato nei primi anni del 1700 da Domenico Barbiani.
Primo piano
Al primo piano si trovano la Sala Malkowski, inaugurata nel 2013, e le altre sale di consultazione restaurate nel 1983 ancora su progetto di Marco Dezzi Bardeschi.
Sullo stesso livello si trova l’Ala delle Arti che ha il suo cuore nella Sala del Mosaico, contraddistinta da uno straordinario pavimento a mosaico del sesto secolo d. C., proveniente dall’area archeologica di Classe.
Secondo piano
Il secondo piano si snoda lungo il Corridoio Grande, con gli affreschi seicenteschi di Giovanni Battista Barbiani che raffigurano santi dell’ordine benedettino-camaldolese, tra i quali Benedetto e Romualdo.
Un doppio scalone monumentale conduce all’Aula Magna, l’antica biblioteca monastica, realizzata nei primi anni del Settecento su progetto di Giuseppe Antonio Soratini. La sala è ricca di statue, stucchi e scansie lignee finemente intagliate ed è decorata con affreschi e dipinti di Francesco Mancini (1714). Al livello superiore si incontrano la Sala delle Scienze e quella delle Arti, progettate da Camillo Morigia tra il 1764 e il 1782, e altre otto sale che ospitano le raccolte librarie tra cui la Raccolta Olschki (1905-1908).
- Ambiente nel quale si consumano i pasti in comune. ↩︎
- Ampio sedile di legno sistemato lungo il muro perimetrale di un ambiente. ↩︎
Pagina aggiornata il 02/10/2024